Niente doppia tessera per i Soci LAGAP

Il consiglio dei territori ha deliberato all’unanimità, a partire dal 2017, di non accogliere in LAGAP soci di associazioni di categoria che abbiano un codice deontologico e che esercitino il necessario controllo sull’osservanza dello stesso da parte degli associati.
Coloro che appartengono invece ad associazioni di rappresentanza prive di codice deontologico potranno aderire sottoscrivendo il nostro, che sarà discusso alla prossima assemblea dei soci. Avevamo dato la possibilità di doppia tessera nel nostro “anno 0” consapevoli che non eravamo riusciti a raggiungere con il nostro messaggio che pochi colleghi. La soluzione era sensata e necessaria ma l’idea, per il futuro, di avere dei colleghi con la “fisarmonica” di tessere, come negli anni più bui della partitocrazia non ci sorrideva affatto. Pecunia non olet – il denaro non puzza – avrebbero detto i nostri antenati romani ma un’associazione di categoria non ha alcun budget da “fare”, ha solo valori da proporre e programmi da portare avanti. A voler leggere con attenzione la 4/2013 si comprende che la doppia adesione non sia assolutamente contemplabile, ma non avendo il MISE alcun organo di controllo … nessuno se ne avrebbe a male. Invece, alla necessità di non disorientare il cliente (posto che prima o poi i clienti si accorgano della funzione di garanzia delle associazioni di categoria) con una doppia adesione e una doppia dichiarazione di appartenenza si aggiunge il fatto che in LAGAP la trasparenza è tale che ogni singolo atto, verbale o documento è direttamente a disposizione dei soci – dei nostri soci – in area riservata del sito www.lagap.org.
Così, con ogni evidenza quello che, storcendo un po’ in naso, abbiamo dovuto fare nell’anno zero, per il nostro primo anno di vita non è più risultato proponibile.