Mission

“Non cambierai mai le cose combattendo la realtà esistente. Per cambiare qualcosa, costruisci un modello nuovo che renda la realtà obsoleta.”
Richard Buckminster Fuller

LAGAP in quattro parole?

Tutta un’altra cosa.

In area documenti puoi leggere lo statuto, è  agile, comprensibile, fortemente innovativo.
Come la nostra Associazione.
Hai poco tempo?

Ti riassumiamo qui i nostri elementi qualificanti a partire dai “tre pilastri” su cui si regga il nostro sindacato: eguaglianza, professionismo, professionalità.

Trasparenza

Nella Libera Associazione delle Guide Ambientali-Escursionistiche Professioniste tutte le cariche e gli incarichi sono elette direttamente dai Soci.
I Rappresentanti non possono avere situazioni di conflitto di interesse di alcun genere.
I Soci sono obbligatoriamente consultati dai loro Rappresentanti, che non sono dei “dirigenti”, per tutte le questioni strategiche.
Sono previste anche forme di voto e di consultazione elettronica, per dar modo a tutti di dire la loro.
Tutti i verbali e tutte le delibere sono raccolti in area riservata, a disposizione di tutti i soci, insieme a delle estese ed articolate relazioni di bilancio perché ogni amministratore, in Lagap, deve rendere conto ad ogni singolo socio del proprio operato. Eguaglianza significa anche trasparenza degli atti, perché senza informazioni la democrazia rimane una vuota formalità.

Professionismo

LAGAP associa solo professionisti.
Ma questo, furbescamente, lo dicono tutti, finendo poi per associare chiunque.
Detto più esplicitamente, LAGAP non associa chi nasconde la sua professionalità dietro situazioni di comodo e lavora evadendo imposte, Inps, Inail, facendo, di fatto, concorrenza sleale a Guide che invece pagano le tasse e hanno faticato per mettersi in regola.
Chi si trova in questa situazione ha tutta la nostra umana comprensione – l’Italia è un paese difficile – e può sempre iscriversi ad un’altra associazione dato che siamo gli unici ad aver fatto questa scelta. O, come speriamo, potrebbe iniziare invece a dare piena dignità al suo essere professionista.
Diritti senza doveri suonano molto male e se vogliamo vedere riconosciuta veramente, nella società, la nostra professione, dobbiamo, oltre che lavorare, comportarci da professionisti.
Noi pensiamo che la nostra categoria, dopo trent’anni, sia matura per questo.
E tu?

Professionalità

Inutile nascondersi dietro un dito: le GAE italiane vengono da percorsi formativi estremamente diversi. C’è chi si è formato sul campo, chi con i concorsi, chi con ottimi corsi di formazione, chi attraverso corsi la cui unica finalità era fare business. Con questo problema ci siamo confrontati, definitivamente, in assemblea a Perugia nel 2019. Abbiamo decido di assoggettare quanti non provengono da alcun percorso formativo ad un esame, serio ma non “bloccante”, in cui le regole del gioco – criteri di valutazione ed argomenti – sono chiare in anticipo. Poi, però, la parte del leone la fanno gli aggiornamenti obbligatori, che andranno, nel giro di qualche anno dall’iscrizione, a fare di ogni Guida iscritta una Guida “speciale”. In LAGAP non abbiamo soci di serie A e di serie B. Ci siamo adattati dall’inizio a rimanere la più piccola associazione di categoria nazionale perché vogliamo solo professionisti.

Da queste scelte, dai nostri tre pilastri, deriva tutta la nostra visione del sindacato delle Guide. Perché LAGAP è essenzialmente e prima di ogni altra cosa, un sindacato di Guide Ambientali Escursionistiche, lavoratori autonomi o dipendenti, non importa, ma la tutela dei diritti e la ricerca di eque condizioni di lavoro per tutte le Guide è al primo posto del nostro programma.

Ovvio, tutela significa prima di tutto predisporre un’ottima assicurazione a un prezzo contenuto, formazione rivolta al pubblico, long life learnig per i soci, relazioni con enti e amministrazioni, ma queste cose le diamo per scontate.

La 4/2013 assicura che le associazioni di categoria iscritte agli elenchi ricognitivi del MISE possiedano determinati requisiti, e, fin qui, svolge una meritoria azione di chiarezza e tutela nei confronti del consumatore. Tuttavia non ha risolto – né se lo proponeva – l’eterogeneità di normative che regolano la nostra professione, le profonde differenze di formazione in ingresso delle GAE, la definizione di requisiti professionali comuni. Tutte cose che possono essere ottenute solo attraverso una legge quadro nazionale sulla professione di GAE.
Una delle missioni di LAGAP è quindi cercare di definire un quadro unitario per la formazione delle professioni escursionistiche ed affini, anche in collaborazione con tutti gli altri attori del settore e, senza nessun rimpianto per ordini e collegi, albi e gabelle, riportare l’attestazione di qualifica professionale nella giurisdizione di enti terzi rispetto all’associazione di categoria (agenzie di formazione, università e scuole). LAGAP non si sottrarrà comunque alle prerogative attribuite dalla legge, anche perchè, è bene ricordare, non è un soggetto legiferante, ma deve essa stessa adeguarsi alle leggi esistenti.

Nazionali per forza, locali per amore. LAGAP è “glocale”. Oggi più che mai, in questo clima di incertezza legislativa, non si può fare a meno di esprimere una rappresentanza nazionale.
Però sappiamo che il nostro lavoro, nel suo quotidiano, affonda le sue radici nei territori, e che l’esigenza di avere una forte e capillare diffusione nei territori in cui lavoriamo (spesso molto meno estesi di una regione) richiede una presenza “fisica” ben avvertibile e costante. Per questo, una manciata di Soci possono costituirsi in Presidio LAGAP, esplicando una presenza attiva a livello locale sulle problematiche che sono importanti per il nostro lavoro, e rappresentando le proprie esigenze in sede nazionale, attraverso l’espressione di un consigliere.

Libera Associazione, Liberi di costruirla
Se ci segui dall’inizio, avrai notato che, nei primi mesi dell’Anno Zero mancavamo di marchio, e di regolamenti, codice deontologico… Non è un caso, stavamo aspettando che arrivassi tu…
Abbiamo costituito il minimo indispensabile all’operatività immediata. Ma abbiamo aspettato di essere in tanti per scegliere meglio per tutti.
E oggi si vede…