LE GAE CITATE NEL “DECRETO RIPARTENZA”

L’articolo 219 del DL Ripartenza presentato ieri dal Presidente del Consiglio, che ora dovrà passare al vaglio delle Camere, cita specificamente le Guide Ambientali Escursionistiche che rispettano i criteri stabiliti dalla legge 4/2013, fra le categorie di micro, piccole e medie imprese che svolgono attività eco-compatibili a cui spetteranno contributi straordinari. Ora, è indubbiamente piacevole vedere scritto “ Guide Ambientali Escursionistiche” in un documento diverso da una sentenza di tribunale. E anche che, in particolarissimi e non ancora perfettamente definiti casi, alle GAE saranno destinati dei provvedimenti economici specifici. Abbiamo quindi un primo “passaggio” istituzionale – ogni trionfalismo nel merito è semplicemente imbarazzante – in cui siamo finalmente citati al pari degli stabilimenti balneari e questo è stato ottenuto grazie al lavoro di Lagap, i cui rappresentanti si sono spesi nelle scorse settimane, collaborando attivamente nel gruppo di lavoro “Io Cammino in Italia”, costituito in seno al Mibact per dialogare con le Istituzioni e sostenere il rilancio dei cammini italiani e del turismo lento. Lagap ha messo a disposizione i protocolli di lavoro elaborati ai primi di marzo che, con pochissime modifiche apportate dal gruppo, rappresentano oggi il punto di ripartenza del lavoro coi gruppi durante la fase di convivenza con il Covid-19 che, è bene ricordare, nessuno sa quanto sia destinata a durare.
Il gruppo di lavoro Lagap sui DPCM ha pubblicato in area riservata un articolato stralcio di tutte le misure che ci possono riguardare, di cui consigliamo di prendere visione quanto prima. Ricordiamo che la situazione è molto fluida che in una notte, mentre il gruppo lavorava, gli incentivi per il “turismo” si sono ridotti solo ad alcune categorie di impresa (non le nostre) e che quindi, in questo momento, alla lettura dei comunicati del vostro sindacato deve unirsi una costante intesa con tutti i vostri consulenti. E ora che si avviano a riaprire categorie di lavoratori che, in locali chiusi, stanno letteralmente “addosso” ai clienti, aspettiamo un segno da Governo e Regioni per poter riprendere, con le misure di sicurezza da noi ideate, a lavorare all’aria aperta, per non perdere almeno le escursioni “domenicali”.